Riparazioni piccoli e grandi elettrodomestici
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Consigli utili

° Chiedi sempre al telefono quanto
costa l’uscita e qual è il prezzo
della mano d’opera all’ora. Spiega il tipo
di problema che hai e cerca di farti fare
una stima della durata dell’intervento.
Sarà difficile ottenerlo, ma cerca di
chiedere già al telefono un preventivo al
volo.

Una volta a casa, fatti dire subito
quanto può costare il lavoro: se
la cifra ti sembra spropositata puoi
rifiutare la proposta, ma sarai costretto
a pagare almeno l’uscita del tecnico.

Pretendi sempre la fattura: servirà
come prova in caso di
controversie con l’artigiano.
Anche il preventivo scritto è utile in
questo senso. Il tecnico deve motivare
nel dettaglio la spesa, specificando le
diverse voci: oltre a uscita e mano
d’opera, il prezzo di eventuali pezzi di
ricambio.

Quando ci rivolgiamo a un
artigiano (idraulico, falegname,
meccanico, imbianchino, tappezziere
ecc.) inizia un rapporto definito
“contratto d’opera” regolato dagli artt.
2.222 e seguenti del Codice civile.
Il compenso richiesto può essere
contestato se manca un preventivo
scritto oppure se sono state eseguite
prestazioni non preventivate.

Lavastoviglie

Il primo e più importante accorgimento che occorre avere nell'adoperare questa macchina, è quello di non farle mai mancare il sale. Al proposito, consiglio vivamente di non tenere in eccessiva considerazione "ciò che dice" la spia preposta a segnalare il momento di procedere al rabbocco di questo minerale, ma di effettuare il controllo e l'aggiunta del sale, ad esempio regolarmente ogni due settimane (o più di frequente se si fa un utilizzo intensivo della macchina o si risiede in una località interessata da giacimenti idrici la cui acqua è dura o molto dura). Al momento di reintegrare il cloruro di sodio è bene riempire completamente il recipiente fin quasi all'orlo, procedendo poi con un mestolo da cucina ad effettuare una "rimescolata" all'interno del recipiente stesso e quindi ad un ulteriore riaggiunta di sale se lo stesso cala in maniera evidente. L'acqua nel recipiente tracima all'esterno e questo è normale. Dopodiché è importante riavvitare o rimettere il tappo del sale correttamente al suo posto, ben stretto.
Questa può sembrare una cosa di secondaria importanza, ma in realtà se la guarnizione del tappo del sale non assicura l'adeguata tenuta e durante il lavaggio tende a fuoriuscire acqua salata, si possono trovare le stoviglie, alla fine del ciclo, ricoperte da una uniforme patina biancastra. Questo perché il sale serve solo al rigenero della resina decalcificante, e l'acqua salata non deve assolutamente mescolarsi all'acqua addolcita occorrente per il lavaggio. A tal proposito non serve affatto gettare il sale direttamente all'interno della vasca, come alcuni utenti sbagliando fanno, ma anzi come si è capito questa operazione è altamente controproducente.
Collegata al regolare rabbocco del sale, vi è la corretta impostazione del dispositivo che regola l' efficienza del rigenero della resina in rapporto alla durezza dell'acqua che giunge all'abitazione nella quale lavora la lavastoviglie. In zone interessate da presenza di acqua dolce è bene mantenere la levetta del dispositivo su posizioni di minimo rigenero, per procedere invece a posizionarla su posizioni di medio o massimo rigenero se l'acqua è mediamente o molto dura. Più l'efficacia del rigenero è verso l'impostazione massima, più è alto il consumo del sale e di questo occorre tener conto per i rabbocchi. Normalmente il dispositivo in questione è posto all'interno della vasca, al limite leggendo il libretto di uso e manutenzione si dovrebbero trovare chiare e dettagliate istruzioni in merito.


Frigorifero
Suggerimenti consigli  uso e manutenzione degli elettrodomestici
La lavastoviglie,il frigorifero,la lavatrice il piano cottura e il forno sono elettrodomestici familiari al punto che chiunque, più o meno correttamente, sono  in grado di usarli. Però vi sono tanti piccoli accorgimenti che andrebbero osservati che potrebbero evitare all'utente tutta una  serie di problemi, che viceversa non vengono sfruttati. Senza considerare poi che sono pochi coloro che leggono i libretti di istruzione  in dotazione all'elettrodomestico,sbagliando perché questi manuali contengono informazioni importanti e consigli utili

Frigorifero
La cosa principale è quella di non "alzare" troppo il termostato . Per alzare il termostato si intende posizionare la relativa manopola in modo che l'indice della stessa che fa da riferimento coincida con i numeri più alti (dal 4 in poi) della scala riportata sulla manopola stessa o sulla relativa serigrafia di posizionamento. Difatti, in questo modo, si "tara" il termostato in modo che lo stesso imposti temperature di funzionamento più fredde, che obbligano il compressore a funzionare per più tempo.
Questo comporta un sovraffaticamento del compressore stesso e maggiori consumi di energia elettrica. Inoltre si tende, in effetti, ad ottenere un freddo più intenso principalmente allorché il termostato scatta per raggiunta temperatura di impostazione, poi dato che i tempi di funzionamento più lunghi del compressore comportano una maggior produzione di brina sul'evaporatore dello scomparto frigo, nel momento in cui vi è lo sbrinamento di detto evaporatore si hanno tempi più lunghi di pausa, con un rialzo elevato della temperatura.
In pratica si ha una temperatura, nel vano frigorifero, non costante, caratterizzata da temperature molto basse in fase di stacco del termostato, e temperature relativamente molto alte in fase di riattacco. Molto meglio, allora, posizionare il termostato sui numeri 2 o 3 della relativa scala, che sono le posizioni più consigliate (a dire il vero, la posizione 3, è gia un'impostazione da considerarsi, in taluni casi, specialmente in estate, anche troppo alta). Così facendo si pone il compressore nella condizione di far raggiungere all'apparecchio le temperature impostate con tempi di marcia minori, che producono meno brina nell'evaporatore del frigorifero. Minor brina significa tempi di sbrinamento relativamente più veloci, con temperature, nel complesso, più costanti e performanti, e minor consumo di energia elettrica.

Tutte queste considerazioni, acquistano la massima importanza nei periodi estivi dell'anno, quando le temperature ambientali raggiungono e superano tranquillamente i 30 gradi centigradi. E' fondamentale, in questi mesi, non alzare assolutamente il termostato, o i termostati, oltre le posizioni accennate in precedenza. Altrimenti, quasi certamente, in particolar modo negli apparecchi incassati, il compressore non riesce a far staccare il termostato, ed è costretto, come si è gia detto, a marciare ininterrottamente.
Così facendo si hanno formazioni anomale di ghiaccio nello scomparto frigo, scarsa resa perché non vi è più il regolare ciclaggio dell'apparecchio, surriscaldamento del compressore che cala di rendimento fino al probabile intervento del clixson di protezione, che poi, in questo caso eventuale, tiene fermo il compressore stesso per molto tempo, con il conseguente peggioramento della produzione del freddo, già ostacolata dalle cause esposte. obbliganti l'apparecchio a funzionare per raggiungere temperature così fredde.
Paradossalmente queste posizioni servono nei periodi invernali, se l'apparecchio è posto in un locale non riscaldato, che potrebbe essere quindi a temperature ambientali in taluni casi molto basse, prossime ai 2 , 3 gradi centigradi. In questo caso l'apparecchio non si avvierebbe proprio, o non riuscirebbe più a ripartire dopo la fase di sbrinamento se il termostato del reparto frigo non fosse su posizioni alte. Quindi in questo caso di esempio in un apparecchio ad un solo termostato di controllo, si avrebbe anche l'impossibilità di utilizzare il congelatore (magari del reparto frigo si potrebbe anche fare a meno, considerate le temperature ambientali!). Comunque, tirando le somme, si dovrebbe generalmente regolare il termostato del frigo in modo da ottenere nel relativo scomparto, una temperatura media di circa 5 , 6 gradi centigradi, ed il termostato del congelatore, se presente, in modo da ottenere in questo scomparto una temperatura media di circa -20 , -21 gradi centigradi.


Lavatrice Consigli
Suggerimenti consigli  uso e manutenzione degli elettrodomestici
La lavastoviglie,il frigorifero,la lavatrice il piano cottura e il forno sono elettrodomestici familiari al punto che chiunque, più o meno correttamente, sono  in grado di usarli. Però vi sono tanti piccoli accorgimenti che andrebbero osservati che potrebbero evitare all'utente tutta una  serie di problemi, che viceversa non vengono sfruttati. Senza considerare poi che sono pochi coloro che leggono i libretti di istruzione  in dotazione all'elettrodomestico,sbagliando perché questi manuali contengono informazioni importanti e consigli utili

Lavatrice
Andando ad esaminare  gli errori che vengono più spesso commessi nell'utilizzo della lavatrice, al primo posto vi sono sicuramente gli eccessi nell'uso di detersivi, ammorbidenti, candeggianti e prodotti vari. Il loro abuso provoca forti quantità di schiuma, che nella migliore della ipotesi vanno a diminuire l'efficacia della pompa di scarico, lasciando i panni, a fine lavaggio, non ben centrifugati e/o impregnati ancora di detersivi e ammorbidenti. Nei casi più gravi, queste forti schiumate, possono provocare, durante il lavaggio, consistenti perdite d'acqua. In particolar modo gli ammorbidenti e i detersivi liquidi, specialmente alcuni tipi dichiarati per l'uso a mano e in lavatrice, vanno utilizzati accortamente.  Logicamente se si effettua un bucato con macchina piena ed indumenti molto sporchi, occorrerà un pochino di detersivo in più, rispetto a quando si effettua un lavaggio con macchina semivuota e panni magari solo da rinfrescare.   Chiaramente la quantità di detersivo da utilizzare va messa anche in relazione alla durezza dell'acqua presente nella propria zona di residenza. Acque dolci richiederanno meno detersivo, contrariamente ad acque dure o molto dure. Più l'acqua è dolce, più si avrà la possibilità di formazioni di schiuma.
Per quanto riguarda il dosaggio di ammorbidenti e candeggianti, la quantità massima da usare è chiaramente indicata nel cassettino di carico destinato ad accoglierli, tramite una freccia, una griglietta o altro, riportante la dicitura "MAX". Non superare assolutamente questa quantità, non inserire gli ammorbidenti e i candeggianti assieme al detersivo nella sezione del cassetto ad esso riservata, non versare gli ammorbidenti e i candeggianti direttamente in vasca. Queste sono tutte operazioni che non vanno effettuate. Se si supera la quantità di ammorbidente e/o candeggiante, la quantità in eccesso entrerà direttamente in vasca, mescolandosi al detersivo e creando schiuma, idem se si caricano questi prodotti direttamente assieme al detersivo. La modalità giusta è quella che prevede il carico del sapone per il prelavaggio, per il lavaggio, l'ammorbidente e il candeggiante tutti prima di avviare la macchina, ognuno nello scomparto ad esso dedicato osservando le dosi corrette. E' il programmatore che, avanzando, "da ordine" che vengano prelevati i prodotti nel momento che vanno utilizzati.


Un'altro errore in cui l'utente "cade" spesso, e che può dare origine a forte instabilità della macchina in centrifuga, specialmente con alcuni modelli di lavatrici, avviene al momento del carico di biancheria nel cestello. Quando si devono lavare asciugamani, spugne, tappetini del bagno, piumini, accappatoi e tutti quei tessuti e/o indumenti che assorbono forti quantità d'acqua, variando di molto le loro caratteristiche dimensionali e di peso da asciutti a bagnati, la lavatrice va caricata al massimo, riempiendo il cestello completamente, magari smistando, se possibile, i capi di cui sopra con altri tessuti, in modo da ottenere un carico compatto e bilanciato. Se non si osserva questo accorgimento accade che la macchina, prima di iniziare la centrifuga, scarica tutta l'acqua in vasca, ma continua ad avere, all'interno del cestello, un carico composto da capi fortemente imbevuti e molto pesanti. Se il cestello è riempito, a questo punto, ad esempio solo per metà, nel momento in cui è costretto ad iniziare la centrifuga, viene sottoposto a causa del peso tutto concentrato da una parte, a forti spostamenti sbilanciati, che a loro volta sbilanciano tutto il gruppo oscillante, mandandolo a sbattere contro il mobile della lavatrice, spostandolo e creando forti rumori. C'è da dire che vi sono macchine molto stabili, praticamente insensibili al tipo di carico con il quale devono andare in centrifuga, altre, viceversa, molto instabili, con le quali è d'obbligo effettuare un carico corretto.  A questo proposito, va specificato che il tasto "mezzo carico" non va ad eliminare questi problemi, in quanto obbliga la lavatrice a caricare semplicemente meno acqua, ma, chiaramente, nulla viene modificato nella stabilità della macchina e/o delle sospensioni. Per quanto riguarda il corretto utilizzo dei tasti e delle funzioni di cui è dotato l'elettrodomestico, si consiglia un'attenta lettura del libretto "uso e manutenzione", comunque di seguito viene fornito un elenco delle principali funzioni che si possono trovare, associate alle simbologie più utilizzate.

Proseguendo con i consigli, una cosa importante è la seguente: controllare attentamente le tasche interne degli indumenti da lavare, tasche, taschini dei jeans e dei pantaloni, al fine di prelevare monete e/o altri piccoli oggetti in esse dimenticati. Una moneta che finisce nella vasca quando la lavatrice è in centrifuga, può rovinare gravemente il cestello al punto da richiederne la sostituzione.


Evitare l'utilizzo di adattatori, riduzioni ed altro, nel collegamento della spina dell'elettrodomestico alla presa di corrente dell'abitazione. Sono  particolari  che non sopportano l'assorbimento della lavatrice in fase di riscaldamento dell'acqua, e spesso non consentono il regolare collegamento a terra della stessa. Cercare di mantenere la spina originale dell'apparecchio montando, a muro, la corrispondente presa. In ogni caso utilizzare sempre spine e prese da 16 Ampere. Si faccia inoltre attenzione che è molto importante che la lavatrice, come tutte le apparecchiature elettriche di cui sono dotate le abitazioni, venga collegata ad una presa di corrente regolarmente collegata a terra. Inoltre è fondamentale, per la sicurezza dell'utente, che tutto l'impianto elettrico dell'abitazione disponga del salvavita, o differenziale, e di un'efficace linea di messa a terra. A tal proposito, se l'impianto elettrico dell'abitazione non è ancora stato adeguato alle normative vigenti in merito, si consiglia vivamente l'intervento di un esperto e qualificato elettricista, per l'aggiornamento dell'impianto stesso.


Ultimo, ma non ultimo, abituarsi ad estrarre il filtro ad intervalli di tempo regolari, onde asportare ciò che vi si deposita, senza attendere che la macchina non scarichi più a causa del completo otturamento di questo componente.


Partita IVA 06151541213
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